Il Respiro Circolare Cosciente.

Il Respiro Circolare Cosciente recentemente chiamato Rebirthing è una tecnica di respirazione di crescita personale e auto-aiuto.
Una tecnica antica che veniva usata sia dai monaci che dagli sciamani, si dice anche che i greci utilizzavano questa tecnica di respirazione, ai tempi di Pitagora.
Colui che l’ha portato in occidente è Leonard Orr.
Il ciclo respiratorio, che dura dai 30 ai 40 minuti, è senza pause, ampio, senza induzioni forzate e può essere fatto con la bocca o con il naso.
La bocca ha una capacità inalatoria maggiore e quindi permette una maggiore entrata di ossigeno e prana, respirando con la bocca si vanno a smuovere maggiormente i chakra legati al corpo fisico, emozionale, l’io e l’espressione del sé; mentre con il naso c’è un entrata più dolce e si vanno a smuovere il chakra alti legati alla connessione con il divino e al terzo occhio. Quando parliamo di respiro c’è sempre una parte inconscia di noi che viene attratta e allo stesso tempo respinta, profondamente c’è una paura collettiva su questa pratica e questo per l’imprinting che quasi tutti noi abbiamo avuto con il respiro: la prima sinapsi di pensiero o credenza che noi abbiamo con il respiro proviene dal taglio del cordone ombelicale, che viene tagliato all’incirca, entro i primi dieci minuti dalla nascita, non rispettando le tempistiche naturali del bambino che impiegherebbe dall’una alle due ore per respirare normalmente, il taglio lo costringe a inalare forzatamente e cruentemente l’ossigeno che nei polmoni non ancora aperti, brucia letteralmente come gas, e quindi ne consegue un esperienza che segna il resto dei respiri, una credenza molto forte agli inizi della nostra vita: il respiro è doloroso, e viceversa quando provo dolore trattengo il respiro perché se respiro fa male. Questa è il primo trauma respiratorio, ed ogni volta che vivremo un altra situazione traumatica taglieremo il respiro, fino ad avere una respirazione sempre più scorretta e trattenuta.
Perché è così importante respirare bene ?
Iniziamo con la parte fisica:
Chimicamente cosa succede? L’inalazione maggiore di ossigeno, stando fermi, va a riempire tutto il corpo, questo ossigeno permette la vibrazione delle cellule e delle loro memorie cellulari e il rilascio di informazioni, questo accumulo di energia non scaricata attraverso il corpo penetra ogni parte di noi compreso il cervello, corpo fisico, emotivo, mentale, astrale ed eterico. Questo ossigeno è anche energia pranica, chi, ki, kundalini.
E’ stato visto anche in una scansione cerebrale, di una persona mentre respira, come gli emisferi destro e sinistro si attivino e illuminino, arrivando al 60 per cento in più della loro solita attività.
Dunque molte parti del nostro cervello, solitamente inutilizzate, si attivano, questo permette un accesso a dei ricordi e memorie che in uno stato normalità non potremmo ricordare, dunque abbiamo un accesso al nostro inconscio ( una parte più dettagliata sugli aspetti fisiologici la trovare più avanti nell’articolo).
Sappiamo che solitamente noi siamo consci del dieci per cento di tutto quello che ci riguarda.
La maggior parte dei nostri ricordi è immagazzinata in un luogo in cui normalmente non abbiamo accesso.
Ricordi che non sono solo della nostra nascita, vita intra uterina e infanzia, ma ricordi che riguardano anche i nostri antenati.
Dai genitori infatti non prendiamo solo caratteristiche genetiche fisiche, attraverso i geni passano anche caratteristiche emotive e traumi irrisolti, dunque abbiamo un registro dove ci sono iscritte tutti traumi, storie, dei nostri genitori, nonni, e così via. Questo è il transgeneraazionale.
Il respiro ci permette di accedere a tutto questo registro di informazioni e oltre, infatti sono vari livelli che fino ad ora abbiamo esplorato e ancora non finisce mai di sorprenderci.
Il limite e il confine con il nostro inconscio si debilita fino al punto che queste informazioni salgono alla coscienza.
Informazioni su
-Vite passate
-Transgenerazionale
-Concepimento, Vita Intrauterina e Scenario di Nascita
-Infanzia e traumi infantili
-Pulsione di Morte
Perché è utile che queste informazioni vengano alla coscienza? Per l’integrazione e il rilascio fisico, emozionale e mentale del trauma, affinché si possa prendere l’esperienza senza il dolore e i giudizi annessi che delimitano le nostre scelte e la nostra vita.
Il Respiro di per sé è una tecnica piacevole, un massaggio interiore nell’anima, si fa entrare questa energia e gli si permette di andare a massaggiare i nostri chakra, organi, pensieri etc, affinché essa pulisca tutto ciò che non è in coerenza con lo spirito e l’anima.
Il dolore che è possibile attraversare nasce dal giudizio che abbiamo sulle esperienze che andiamo a ricordare, quando giudichiamo negativamente un ricordo o una sensazione fisica si crea uno stato di resistenza che a sua volta rende il processo più duro e meno piacevole, dunque la difficoltà deriva dalla nostra resistenza al respiro.
Quando si lascia fluire, ci si affida a noi stessi (e all’operatore) i ricordi che affiorano, emozioni ed esperienze fisiche, sono molto veloci e vengono integrate subito automaticamente.
Il respiro ci rende indipendenti, siamo noi a dover inalare e lasciare andare, se non ci sentiamo a nostro agio possiamo diminuire l’intensità, e più prendiamo confidenza e dimestichezza con questa tecnica e più siamo liberi e indipendenti, fino a poter respirare da soli quando vogliamo, diventando a tutti gli effetti terapeuti di noi stessi.
Ogni respirazione e seduta è unica e diversa, non c’è un respiro standard o sbagliato, nel respiro, visto che utilizziamo il nostro corpo e attiviamo la nostra coscienza superiore, non andiamo mai a smuovere traumi che non siamo in grado di vedere ed integrare. Il sé superiore, potrebbe mai sbagliare su noi stessi? Infatti possiamo anche respirare più volte nella stessa giornata, vivendo magari prima una respirazione intensissima piena di processi e integrazioni e quella dopo senza alcun processo e semplicemente piacevole e meditativa.
Inoltre è una tecnica che può essere integrata con qualsiasi altra pratica si stia facendo, non preclude né va a competere con altri metodi, come le costellazioni, l’ipnosi, la danza terapia, lo yoga; anzi amplifica il successo di quest’ultimi, permette una maggiore riuscita su tutte le altre terapie e tecniche di crescita spirituale e personale.
Ho provato sulla mia pelle come dopo una lezione di Yoga, entrassi nel respiro ed integrassi tutto quello che con il corpo avevo risvegliato, lo stesso mi è successo dopo una sessione di danza terapia sull’emozioni; ho provato più spesso gli effetti di come una costellazione venisse poi ripresa nel respiro e continuata, ampliata e integrata e viceversa, quante volte il respiro ha fatto affiorare temi che poi sono andata a lavorare con le costellazioni e altri metodi!
Il respiro è un mondo ancora in via di scoperta, fino ad ora abbiamo visto come è diversa l’esperienza del respiro a secco ( all’asciutto) o in acqua calda e fredda, respiro tantrico ( guardando negli occhi qualcuno), allo specchio e così via.
E’ anche questo il bello di questa tecnica, assume molte forme, si adatta a tutte le tecniche ed è autonoma e benefica senza contro indicazioni.
Una tecnica che ci accompagna e migliora la qualità della nostra vita, dei nostri pensieri e la gestione delle emozioni, ci rende responsabili e indipendenti e soprattutto agisce anche quando non lo comprendiamo e capiamo con la mente.
Il respiro, infatti, ci cambia non solo durante il processo, ha effetti reali sulla nostra vita poiché cambiando e integrando percezioni e traumi siamo liberi da schemi e credenze su molti aspetti della nostra vita e sui noi stessi, la naturale conseguenza di queste integrazioni è il cambiamento costante di reazione che abbiamo con le difficoltà, l’approccio con la bellezza e il dolore, i punti di vista e il modo di pensare e agire! Assumiamo una sicurezza maggiore, ci scopriamo, siamo in armonia con noi stessi e con gli altri, amplificando la consapevolezza di chi siamo e del mondo.
Il Respiro pulisce la sporcizia che ci delimita e ci impedisce di vivere il più possibile nell’amore.
Il Respiro lavora a tutti i livelli molte patologie fisiche e sintomatiche, esse guariscono naturalmente quando si lavora con il respiro, perché si va a sciogliere la natura e la radice del sintomo stesso. ( per più info clicca qui.)

Posso aggiungere anche che l’attività onirica aumenta notevolmente grazie al respiro.
Ogni volta che provo a descrivere questa tecnica mi rendo conto di quanti modi e mondi ci sono in questo lavoro, e temo di non dare giustizia alla potenza, alla grandezza, alla magia di questo lavoro, che è indescrivibile.
Per chi legge, premetto che è impossibile capire questo strumento senza averlo provato, con tutti gli intenti nel descriverlo al meglio possibile, è troppo grande per essere racchiuso in parole, non potrò mai descriverlo a pieno con puntualità e minuziosità perché ogni aspetto ne racchiude altre mille sfumature. Sono dell’idea che il Respiro è fondamentale per ogni essere umano, è uno strumento di auto aiuto e di guida spirituale, questo è il respiro della terra e dei bambini, della circolarità, e come rispose un monaco di 300 anni a Leonard Orr, il Respiro Circolare Consapevole è lo yoga eterno.
Il respiro è entrare in contatto con la vita e con noi stessi.

Maya Sebastianelli

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