Chiacchiere con un uomo interessato sulle mestruazioni.
Parlando di mestruazioni con il mio fidanzato ci siamo soffermati sulle caratteristiche tipiche che le donne hanno in fase mestruale, facendoci domande sul perché spesso viene visto come una cosa negativa, un peso, una scocciatura, perché si soffre e si hanno dolori, e ormonalmente si tende a essere suscettibili, emotive, cariche.
Al di la del punto di vista scientifico ci siamo soffermati su quello umano e sociale.
È nata una discussione interessante sui motivi di approccio che la donna ha con il ciclo, cercherò di descriverli in maniera sensata e logica quanto possibile.
In una società patriarcale, da centinaia e centinaia di anni l uomo ha definito la donna debole, il fatto che perdesse sangue una volta al mese non poteva che confermare questa teoria, poiché per una volta al mese definita malata, fragile, vulnerabile; denigrata e maltrattata il suo flusso non poteva che scandire nettamente le differenze tra i sessi ma non nel giusto modo, frainteso e schifato, anche molte donne hanno iniziato a detestare questo aspetto di loro stesse, definendosi inutili in quel momento, deboli, doloranti, credendo alle menzogne di una società paternalistica che le reprimeva e le voleva affrante e convinte di essere inferiori. Noi stesse, le nostre antenate, purché forti, combattive, sono state avvolte in queste credenze sociali profondamente radicate, queste radici di pensieri oscuri e credenze malevole sono germogliate dentro di noi, nelle donne di adesso e per quanto pensiamo di essere libere da tutto questo, una parte profonda di noi è agganciata a questo dolore che milioni di donne hanno provato, affrontato e gestito.
Ognuna di noi ha un rapporto diverso con il ciclo, senza dubbio un approccio che ci insegna nostra madre, siamo fortunate se non ci spaventiamo quando arriva per la prima volta, se non ci sentiamo sporche ma sappiamo di cosa si tratta, almeno teoricamente.
Ecco qui che arriva la parte di cui abbiamo discusso, di cui ci siamo domandati: come mai sempre più donne provano dolori durante il ciclo? Perché gli ormoni che ci rendono più sensibili ci portano sempre più tristezza e nervosismo piuttosto che felicità? Attenzione ricordo che questa è solo una riflessione filosofica senza alcun basamento scientifico.
Abbiamo pensato che tutto il dolore che una donna prova durante il ciclo è una punizione verso se stessa per essere donna, quanto più una donna rifiuta la sua femminilità tanto più soffrirà durante le mestruazioni, è una lotta interiore e silenziosa verso noi stesse, che ci fa soffrire fisicamente, mentre il flusso urla a gran voce e vuole essere accettato e rispettato, noi ci contorciamo dal dolore fisico.
È normale sentire dei leggeri movimenti e fastidi, si sta staccando qualcosa dentro di noi, sta accadendo un movimento, se sappiamo ascoltare percepiamo esattamente l momento in cui avviene, se sappiamo ascoltare e accettare tutto questo processo, esso non sentirà il bisogno di farsi sentire a gran voce. Si parlo del ciclo come un essere vivente a tutti gli effetti, perché per me lo è, è una parte di noi viva, che si muove, si evolve, ha una storia propria, e vuole farsi sentire, rappresenta la nostra femminilità la nostra forza nel poter procreare la vita, la nostra connessione con le fasi lunari, il nostro essere donne profondamente connesse e sensibili alla terra e all acqua.
E gli ormoni ci riportano un leggero senso di tristezza, ho pensato cosi di intuito, che una parte biologica del nostro corpo è triste di non aver procreato, di non aver portato la vita, di non tenere in grembo un germoglio, dunque anche questi sentimenti secondo me, sono legati sia al passato vissuto della nostra storia come donne, dove il ciclo arrivava come un ombra oscura e doveva venir nascosto e ripudiato e sia perché una parte naturale di noi, strettamente legata alla biologia è triste di non aver portato nuova vita nel mondo.
È profondamente triste e doloroso pensare a quanto abbiamo combattuto contro noi stesse, quanto ancora stiamo cercando di farci valere, quanto questo flusso meraviglioso, che è vita, sangue, connessione, magia, venga visto come un peso, come sporcizia, come qualcosa che ci toglie invece di dare, è profondamente ingiusto verso noi stesse.
Non voglio fare un discorso femminista, ma realista, l uomo ci ha messo da parte per paura del potere femminile, la madre terra è femmina, le prime società vissute sulla terra sono sempre state matriarcali e alla pari, perché fu la donna la prima a mantenere la memoria per potersi evolvere, colei che dava alla luce la vita, è la madre da cui tutto proviene, connessa con la terra come nessun uomo potrà mai essere, per questo motivo l embrione nasce donna e solo dopo può diventare uomo, per questo motivo questa società ha bisogno della sensibilità delle donne, della loro maternità, creatività, dolcezza, per questo le donne hanno bisogno di ritrovarsi, di rispettarsi, riprendere il loro potere, e di amarsi follemente.
Amate il vostro ciclo, perché non vi leva nulla, vi da solo in più.
Maya.S.