
La natura umana
Ci sono state molte discussioni, anche religiose, su quale sia la verità più completa e profonda della natura dell’uomo.
Si è sempre pensato che l’uomo fosse per natura aggressivo, animalesco, e che la compassione e gentilezza fossero sentimenti portati dalla morale e dall’etica del buon vivere in società.
O altri ancora affermano che entrambe: collera e compassione fanno parte egualmente del nostro animo, allo stesso livello.
Ma chi si riconnette a se stesso, chi medita e ascolta la profondità della propria anima può affermare con tutto se stesso ed estrema sicurezza un altra verità: l’uomo, per natura, è compassione e amore, dolcezza e gentilezza; la collera,la paura,l’odio sono emozioni superficiali, e noi essendo abissi molto profondi abbiamo superfici lunghe chilometri; ma questi sentimenti sorgono solo quando l’uomo porta dentro di sé una frustrazione nel non riuscire a raggiungere l’affetto e ad ottenere amore.
Questi sentimenti sono secondari e sempre risolvibili e dissolubili nell’amore, mentre l’amore non si dissolve mai nell’odio non si risolve in nulla perché essa stessa è risoluzione.
Dunque che la rabbia insorga non c’è alcun dubbio, ma essa insorge dal nostro intelletto e non dalla nostra anima o natura: difatti é uno squilibrio e un cattivo uso dell’intelletto ( o intelligenza) o delle facoltà immaginative ( dell’incomprensione della vera causa o della causa dietro l’apparenza di una determinata situazione).
Ma è proprio grazie a questa stessa intelligenza e intelletto che riusciamo a trovare soluzioni in situazioni e ambienti avversi.
E quanto più la società e l’ambiente hanno aumentato le complessità e si sono differenziate, tanto più la nostra intelligenza ha dovuto trovare soluzioni e adattarsi a situazioni nuove, cosi le capacità cognitive hanno assunto un ruolo sempre più importante, riuscendo a soddisfare le crescenti domande poste a quei difficili cambiamenti.
Dunque per essere più precisi la vera natura dell’uomo è la mitezza,l’equilibrio, dove l’intelligenza ha rappresentato uno sviluppo successivo. E se poi questa intelligenza si sviluppa con disequilibrio e non si bilancia alla compassione, si trasforma in distruzione e conduce al disastro.
Come l’uso malevolo dell’intelligenza è riuscito a creare conflitti, il buon uso poi è riuscito a trovare i mezzi per superarli.
Dunque se essa viene accompagnata dalla bontà e dell’amore, tutte le azioni umane diventano costruttive; unita all’educazione e alla conoscenza ma soprattutto , unita al calore interiore e all’amore diventa la base portante di uno spirito di conciliazione che può riunire ciò che è separato e ricostruire ciò che è stato distrutto.
Questa è una via, forse l’unica, per ritornare alla via dell’uno, ritornare alla nostra vera natura,che è amore puro e compassione, uno per uno, singolo per singolo, ritrovarci e donare amore incondizionato.
testo riadattato dal libro “L’Arte Della Felicità” Dalai Lama con Howard C.Cutler.
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