I GENITORI
I GENITORI
I Genitori sono le guide, i maestri, i punti di riferimento per ogni figlio, solitamente sono i soli due modelli che ogni bambino prende su di se e dai quali esso impara e forgia il suo carattere, i propri valori e la propria identità (a volte queste figure possono essere sostituite dai nonni,zie dipende dalla situazione familiare), dunque questo compito e ruolo è di fondamentale importanza per l’umanità, ogni bambino ben formato e cresciuto può donare al mondo amore, ogni bambino frustrato invece può portare la propria frustrazione nel mondo.
I genitori come prima cosa devono ritenersi e restare a un livello più alto dei propri figli, questo significa non essere amici dei figli ma solo esclusivamente guide ( non vuol dire non divertirsi insieme e scherzare!!), con questa affermazione intendo che molto spesso l’errore più comune di un genitore, quando nota che il bambino cresce, è quello di pensare di potersi confidare con lui, condividendo sofferenze,dubbi, e a volte chiedendo consiglio, questo(anche se apparentemente avvicina genitore e figlio)crea uno scompenso molto forte nel bambino o ragazzo, perché vede il genitore scendere al suo livello e lo ritiene poi incapace di farcela da solo! ( e da grande questo non lo vedrà come un avvicinamento ma come uno scarico di pesi su di lui)
Il genitore non deve mai permettere che questo accada, perché lui sarà sempre il Grande, anche quando si trova in una certa condizione di salute deve rimanere autorevole e forte di fronte ai figli, altrimenti i figli si prenderanno un carico che non spetta loro e non potranno crescere a modo loro o non crescere affatto. Principalmente il ruolo genitoriale consiste nel Dare, dare amore incondizionato prima di tutto, dare sicurezza di questo amore imprescindibile e indistruttibile, appoggio e anche limiti e regole.
La vita è un dono senza prezzo,che un figlio non può e non potrà mai ripagare al genitore!
Solo diventando a sua volta genitore e dare incondizionatamente a suo figlio.
Cosi facendo il dare di un figlio verso il genitore diventa spassionato, anch’esso senza condizione, per ringraziare e non per ripagare, solo così si mantiene il giusto equilibrio e il ruolo adatto; e il figlio rimane piccolo di fronte al genitore.