Sei Dipendente o Coodipendente?

Le relazioni sono il potenziale più grande che abbiamo per conoscere noi stessi. Esse ci collegano costantemente con parti di noi, e spesso ci mettono di fronte alla proiezione di aspetti di noi nell’altro, sia della nostra ombra che della nostra luce.

Portiamo all’interno di qualsiasi relazione un bagaglio individuale che entra in risonanza evidente con il bagaglio dell’altro, e questo bagaglio è composto da una serie di elementi come: il transgenerazionale , i modelli parentali, le ferite affettive, i nostri bisogni, le nostre regole, aspettative e conflitti.

Cosa ci aspettiamo della relazione, quali sono i valori finali che dovrebbe offrirci la relazione intima? Quali ferite e quali bisogni la relazione ci mostra?

Il concetto di coodipendenza nasce nel campo della tossicodipendenza e dell’alcolismo. Infatti molti partner di soggetti alcolisti e tossicodipendenti tendono sia a ripetere copioni passati (scelta di partner con la stessa dipendenza di cui soffriva un precedente partner o un genitore) sia a mettere al centro della propria vita il benessere e “la salvezza” dell’altro.

Per cui la possiamo definire come una dinamica per la quale una persona viene influenzata in modo eccessivo e quindi patologico dal comportamento di un’altra persona, che cerca al contempo di controllare o correggere. L’altra persona può essere un qualsiasi soggetto significativo della vita del coodipendente: un partner, un genitore, un figlio, un amico. Questo è solitamente affetto da qualche forma di dipendenza patologica, ad esempio da sostanze (droghe o alcol) ma non solo (gioco d’azzardo, shopping compulsivo, sesso compulsivo). Colui che si lega ad un alcolista o un tossicodipendente è animato dalla speranza di salvarlo e di guarirlo dalla dipendenza. Dedica la propria vita al recupero dell’altro, e lotta per questo. Sopporta umiliazioni, sacrifici, deficit economici, a volte vere e proprie violenze fisiche. Eppure resta intrappolato nella relazione, vi si aggrappa, non demorde.

Il partner ha una dipendenza da alcool, o da una sostanza, il coodipendente ha una dipendenza dal partner. O, ancora più irrazionalmente, una dipendenza dal volerlo salvare dal nemico e rivale: l’alcool, la tossicodipendenza o qualunque pratica compulsiva.

Le caratteristiche dei soggetti codipendenti, sono così sintetizzabili:

  • concentrano la loro vita sugli altri
  •  la loro vita dipende dagli altri
  •  cercano la felicità fuori da se stessi
  •  aiutano gli altri invece che se stessi
  •  desiderano la stima e l’amore degli altri
  •  controllano i comportamenti altrui
  •  cercano di cogliere gli altri in errore
  •  anticipano i bisogni altrui
  •  sono attratti dalle persone bisognose d’aiuto
  •  attribuiscono agli altri il proprio malessere
  •  si sentono responsabili del comportamento altrui
  •  sopportano sempre di più i comportamenti degli altri, cosa che
    non avrebbero sopportato in precedenza
  •  avvertono sintomi d’ansia e depressione
  •  hanno una paura ossessiva di perdere l’altro
  • sviluppano sensi di colpa per i comportamenti sbagliati
    dell’altro
  • provengono spesso da famiglie con esperienze di
    coodipendenza.Poniti delle domande sulla tua tendenza ad essere coodipendente. Se dopo avere osservato i tuoi comportamenti non sei sicuro di esserlo, prova a farti ulteriori domande per provare a rivelarlo.
    Eccone alcune:
    la persona con cui vivi ti ha mai picchiato o abusato di te in
    altri modi?
    hai difficoltà a dire di no agli altri quando ti chiedono aiuto?Sei travolto dagli impegni ma non chiedi mai aiuto?

     hai mai dubbi sui tuoi desideri o sulle tue esigenze? Non credi nel tipo di persona che vuoi                 diventare?

fai di tutto pur di evitare un litigio?

ti preoccupi costantemente di quello che gli altri pensano di te?

pensi che le opinioni altrui siano più importanti delle tue?

la persona con cui vivi ha un problema di alcolismo o tossicodipendenza?
hai difficoltà ad abituarti ai cambiamenti?
sei geloso o ti senti rifiutato quando il/la tua partner trascorre del tempo con i suoi amici o altre persone?
hai difficoltà ad accettare complimenti o regali dagli altri?

Dall’elenco di queste caratteristiche emergono molti punti in comune con le dipendenze affettive e relazionali. La differenza di fondo è che nelle dipendenze affettive non sempre c’è un partner problematico, come nella coodipendenza.

Alcune forme di codipendenza si possono sviluppare anche nei casi in cui uno o entrambi i partner cercano nell’altro la compensazione delle proprie carenze, dei propri bisogni insoddisfatti, al fine di sostenersi reciprocamente. Ad esempio chi è maggiormente istintivo cerca persone che hanno sviluppato maggiormente l’aspetto razionale e viceversa. In tal caso si sviluppa una relazione disfunzionale, non trattandosi di una forma di complementarietà, ma di un rapporto di tipo simbiotico.

Frequentemente, quando uno dei due decide di “evolvere”, ovvero mette in atto dei comportamenti che gli permettono di iniziare a superare il proprio bisogno di dipendenza dal partner, l’altro si sente inevitabilmente tradito e abbandonato, in quanto sente il venir meno di quella relazione che lo faceva sentire al sicuro. Infatti questo tipo di relazione disfunzionale come tutte le relazioni simbiotiche non prevede cambiamenti, ma staticità e dipendenza.

Per superare tale relazione disfunzionale bisogna innanzitutto riconoscere l’esistenza delle dinamiche che causano i comportamenti disfunzionali e poi iniziare un percorso di cambiamento del proprio modo di relazionarsi con gli altri.

Categorie: Curiosita

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