Condizioni necessarie affinché i nostri obiettivi si manifestino nella realtà.
Una tecnica per realizzare gli obiettivi si chiama smarter che significa intelligente.
Le qualità di questo obiettivo devono essere:
-positivo specifico e significativo
-misurabile a ossia avere dati che ci facciano capire che l’abbiamo raggiunto quindi materiale misurabile
-Un obiettivo non deve dipendere dagli altri.
-Deve essere raggiungibile: che sia nelle nostre possibilità
-Temporale: devi avere una data di scadenza.
-ecologico: non deve danneggiare nessuno.
-rappresentabile con i sensi e le mozioni ossia in esempio: “il mio obiettivo obiettivo è: diventare fotografo della National Geographic entro 10 anni.“.
Se non sei tu a gestire la tua mente inconscia qualcun altro lo farà per te, dunque se non sei chiaro su tutte le condizioni possibili, l’universo farà a modo suo, esempio: chiedo una somma di denaro ma non specifico come la voglio ottenere, dunque potrei ottenerla a causa di un incidente e quindi un rimborso di un assicurazione, oppure perdendo un viaggio importante ed essendo rimborsata e cosi via.
Dunque per creare la nostra realtà dobbiamo allenare la nostra mente e il nostro pensiero a non tralasciare nessun dettaglio; esistono vari livelli di pensiero: ci sta il livello ambientale che è alla base della nostra piramide e risponde alle domande: dove? Quando? Con chi?
Dopo salendo ci sta il fattore comportamentale che risponde alla domanda: cosa?
Poi troviamo il livello della capacità, che risponde alla domanda: come?
Abbiamo ancora il livello dei valori e delle credenze che rispondono alla domanda: perché?
Ed infine abbiamo il livello dell’identità che risponde alle domande: chi siamo? Chi altri? E va oltre.
Quindi per creare la nostra realtà dobbiamo sapere inoltre che le affermazioni ossia le frasi che affermano una nuova credenza:” io sono Meraviglioso” sono solo una piccolo passo per cambiare una struttura sinaptica; infatti l’affermazione vale il 10% della creazione finale, l’affermazione invece rafforzata dalla visualizzazione quindi dall’immaginazione e la visualizzazione del “prodotto finale”come se fosse già realizzato vale il 50% della nostra creazione finale; infine l’affermazione più la visualizzazione più la percezione delle emozioni o meglio il sentire che l’affermazione o il desiderio sia già realizzato con un senso di gratitudine vale il 100% della creazione e della realizzazione finale.
Anche Joe Dispenza usa questi metodi che ritroverete in vari dei suoi libri come “Cambia l”abitudine di essere te stesso”.