Scegliere.
Io oso dissentire
da questa strana verità comune
io non voglio più assecondare
in questa società fatta di piume e sogni
io non voglio coinvolgermi troppo
eppur coinvolta son già nata e morta
tante volte in tante vite
eppure ancora ci provo a estraniarmi per entrare
ancor di più all’interno di una me che non so chi è
una delle tante e infinite me che tutto e niente comprende
che tutto e nulla vede
che niente e tutto sorprende
credere per vedere e vedere per credere
questo è l’unico mio dogma
se tutto è così allora anche nulla è così
se io sono un sì allora son anche un no
ma ora non divago altrove
non divago ancora
mi riprendo sulla mia via ove sono e scelgo ora
scelgo ora dove sono
senza distinzioni io scelgo e sono
senza separazione io sogno e creo
senza me io sono tutta me stessa
e senza te pero non lo sarei più
te sei in me ciò che io sono in te
e in voi siamo ciò che in noi siete voi
perché alla distinzione e separazione
ormai eccessive battaglie son state perse
perché in questa distinzione lottar non tiene scopi
perché in questa separazione nulla più abbiamo da vincere
una tautologia completamente allarmante
che ancora facciamo fatica ad accettare
un mondo completo di unione è sempre stato
siamo noi ad averlo separato
a notar distinzione
dove mai era esistita
siamo noi che scegliamo ogni giorno di piangere e gioire
guarire o ammalarci
ridere o soffrire
morire e vivere
amare o odiare
pacificare o lottare
io scelgo
ogni giorno scelgo
e quando mi perdo mi ricompongo e scelgo
scelgo me
scelgo la pace
scelgo l’amore.
Ydalí.